Un ragazzo in cerca del suo avvenire, un vecchio capo indiano che sente il suo mondo crollare, un giovane Apache che vuole combattere, un politico corrotto, una donna troppo bella per essere onesta, un allevatore senza scrupoli.
Cow-boys, indiani, un saloon, un ranch, una chitarra, degli stivali, l'Arizona, cavalli e bestiame.
Intrighi, amori, sporchi inganni, spari, coraggio, integrità, tradimento, ingiustizie. La giustizia che alla fine trionfa.
Questo è "Western".
Dopo aver spaziato dalla guerra di Troia de "L'Ultimo Guerriero" all'India lontana del "Mahabaratha", dal mondo de "I Tre Moschettieri" alla tragedia della battaglia di Roncisvalle, Massimo Schuster affronta, con la sua verve abituale di narratore, la grande mitologia contemporanea del western. Lo fa tornando ad una tecnica che gli è cara, quella del teatro di carta, che, più di altri, permette di mischiare magniloquenza e ammiccamenti, tragedia e commedia, serietà e divertimento.
Il western appartiene a tutti noi, bambini e adulti. Ha contribuito a forgiarci, ci ha fatto sognare e viaggiare, ci ha insegnato a detestare le ingiustizie e i tradimenti, ci ha offerto una galleria di eroi semplici e umani nei quali riconoscerci. Con buon umore e leggerezza, questo spettacolo ci fa attraversare un universo dove il bene finisce sempre per trionfare sul male, come vorremmo succedesse più spesso nella nostra vita di tutti i giorni.